Ogni area geografica ha un suo calendario dei pollini variabile in funzione della vegetazione tipica del luogo nonché della sua condizione climatica. Il calendario pollinico è frutto dell’insieme di una grande mole di dati raccolti da varie stazioni attive sul territorio. Attualmente in Umbria sono presenti stazioni a Città di Castello, a Perugia e Terni. Il calendario viene costruito attraverso il monitoraggio dei dati provenienti dalle varie stazioni indicate, tutte collocate in aree a maggiore densità di popolazione. L’aggiornamento periodico del calendario viene effettuato dall’Arpa anche per determinare la misura dei cambiamenti delle varie stagioni polliniche nel tempo. Proprio a partire dai calendari si riesce ad arrivare alle cosiddette previsioni polliniche. Il monitoraggio dei pollini nel tempo costituisce infatti un importante strumento di azione per medici e pazienti per contrastare e gestire la propria patologia allergica. Per facilitarne la lettura generalmente si utilizza una scala di vari colori (rosso, arancione e giallo) corrispondenti rispettivamente ad alta, media o bassa concentrazione di una determinata famiglia o specie. Quella delle Graminaceae (la più importante nel regno vegetale per varietà di specie) cui appartengono ad esempio grano, orzo, farro, mais, etc., fiorisce da Maggio a Luglio. I pollini vengono dispersi dal vento (cosiddetta impollinazione anemogama) e sono considerati fortemente allegizzanti. Fanno parte della famiglia delle Graminaceae 733 generi riconosciuti e circa 11.600 specie di cui 350 italiane. Attualmente in Umbria il periodo compreso tra Maggio ed Agosto rappresenta quello ad alta concentrazione di pollini anche a causa delle perturbazioni delle scorse settimane. (Patrizio Di Nola) Stampa PDF Navigazione articoli Il post-it – la soluzione per un problema che non esisteva Il Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino