L’Italia chiude gli aeroporti ai voli da e per la Cina, ma ci sono cinque aerei partiti dal gigante asiatico — epicentro dell’epidemia del coronavirus — che stanno proseguendo con i loro voli verso Roma Fiumicino e Milano Malpensa anche diversi minuti dopo la conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la misura drastica, la prima in Europa. È quanto emerge dal controllo che il Corriere della Sera ha effettuato alle 22.55 di giovedì 30 gennaio — e alle 00.40 del 31 gennaio — sui siti che tracciano i movimenti delle compagnie aeree. I voli per Roma Tre voli — stando a Flightradar24 e al sito ufficiale di Adr — stanno proseguendo verso Roma: l’Airbus A330 di Air China decollato da Hangzhou (che dovrebbe arrivare venerdì mattina alle 6.30), l’Airbus A330 di Hainan Airlines partito da Chongqing (con atterraggio previsto alle 5.50 di mattina), il Boeing 787 di China Southern Airlines partito da Guanzhou (che dovrebbe toccare Fiumicino alle 5.50). Gli aerei per Milano Gli altri due voli che finora sono ancora diretti verso Milano sono l’Airbus A350 di Air China partito da Pechino (e che dovrebbe atterrare in provincia di Varese alle 5.22) e un altro Airbus A350 di Air China decollato da Shanghai e che dovrebbe presentarsi a Malpensa verso le 7 del mattino. Voli dirottati? È probabile che nel corso della notte questi voli siano stati dirottati altrove, a meno di un permesso delle autorità italiane. Il Corriere ha provato a contattare l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), AdR (la società che gestisce Fiumicino e Ciampino), Sea (Malpensa e Linate) e l’Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) per avere dettagli sui cinque voli, senza ottenere una risposta al momento della chiusura di questa edizione del quotidiano. Qualche giorno fa al ministero della Salute era stato allestito un gruppo di lavoro con la partecipazione dell’Enac. I dubbi Gli esperti del trasporto aereo che conoscono i flussi nel mondo hanno dubbi sull’efficacia di una mossa del genere. Un dirigente di un vettore cinese basato in Italia — contattato in nottata dal Corriere — fa notare che il blocco dei voli diretti con la Cina hanno un impatto positivo limitato. «Migliaia di passeggeri cinesi arrivano in Italia non con collegamenti diretti, ma facendo uno scalo a Dubai, a Doha, a Istanbul, a Mosca e imbarcandosi quindi sugli aerei di Emirates, Qatar Airways, Turkish Airlines e Aeroflot», sottolinea, chiedendo l’anonimato perché non autorizzato dal quartier generale a parlare con la stampa. «Il governo Conte bloccherà selettivamente tutti i cinesi? — si chiede — O anche quelli che sono stati a bordo con i cinesi?». (aggiornato alle 00.40 del 31 gennaio 2020) Di Leonard Berberi lberberi@corriere.it Fonte: Il Corriere della Sera del 31 gennaio 2020 https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_30/coronavirus-l-italia-ferma-voli-la-cina-ma-5-aerei-stanno-arrivando-roma-milano-4c159766-43a8-11ea-bdc8-faf1f56f19b7_amp.html Stampa PDF Navigazione articoli Lavori al sottopasso pedonale abbandonato di Santa Maria degli Angeli Coronavirus, casi sospetti in Umbria. Operativo da oggi il numero verde attivato dalla Regione.